FUORI DAL REGNO DEL MALE

Fioritura

«Beato quel popolo che non ha bisogno di eroi!», diceva Bertold Brecht. Oggi, invece, è proprio di eroi che abbiamo bisogno! Perché il futuro del nostro mondo, il Paradiso Terrestre che ci è stato donato come dimora unica e amatissima per la vita terrena, e il destino del genere umano, sono messi in grave pericolo dell’avanzare del Male. E occorrono eroi pronti alla lotta e al sacrificio per tentare di salvare i semi della nostra rinascita. E ricordarci perché siamo nati.

Anna Caterina Emmerich co­sí riporta in una delle sue visioni profetiche: «In paradiso, si trovano i piú meravigliosi giardini pieni di frutta per un pasto divino, qui odiosi deserti e paludi pieni di sofferenze e pene e tutto quello che di piú orrendo si possa immaginare. All’amore, alla contemplazione, alla gioia e alla beatitudine, ai templi, agli altari, ai castelli, ai torrenti, ai fiumi, ai laghi, ai campi meravigliosi e alla comunità beata e armonica dei Puri, si sostituisce nell’inferno …il dilaniante, eterno disaccordo dei dannati. Tutti gli errori umani e le bugie, erano concentrate in questo stesso luogo e apparivano in innumerevoli rappresentazioni di dolori e castighi. Niente era giusto, non esisteva alcun pensiero tranquillizzante, come quello della giustizia divina. Vidi delle colonne di un tempio tenebroso e orribile…». In tale descrizione, il luogo infernale, contrapposto a quello edenico, tanto somiglia alle moderne metropoli piú che al Regno degli Inferi di biblica memoria. È il Regno del Male, una rete onnipervasiva di centri di potere dove si pianifica l’asservimento di ogni uomo e di ogni creatura vivente ad una Forza che trama nell’ombra, per privare tutti noi di ogni risorsa e del bene piú prezioso, la nostra Libertà.

La vita frenetica e i ritmi innaturali, segnano crudelmente le giornate di adulti e bambini. Mille impegni e obblighi assurdi privi di motivazioni reali, ci impediscono di guardare gli alberi, i fiori, il cielo e di ascoltare il canto degli uccelli. La malattia che chiamano vita moderna, ci invade mente e anima, e cosí ignoriamo i messaggi di amoroso e preoccupato richiamo che Madre Natura ci invia continuamente, tramite i suoi ambasciatori animali e vegetali.

Quando ci viene voglia di allontanarci dal caos cittadino almeno per un giorno, o per il fine settimana, le previsioni meteo (che quasi sempre si riveleranno poi inattendibili), ci scoraggiano e ci fanno deviare verso centro commerciali e multisala, dove entriamo senza poter vedere il sole per un giorno intero. Ma già, per questo ci sono centri estetici con lampade abbronzanti, erboristerie, negozi scintillanti con merci ecosostenibili, eque e solidali! Il sole e la natura cui la nostra anima e il nostro Spirito anelano tanto, ci vengono elargiti, a caro prezzo, come gli integratori a base di vitamine e minerali, a compensare le scarse proprietà nutrizionali degli alimenti che ci vengono dati da mangiare, anche nelle mense scolastiche e negli ospedali, dalla frutta colta acerba mesi prima di essere consumata agli ortaggi coltivati in serre asettiche, su piante tenute anch’esse lontane dalla vera natura e dal vero sole.

Gli ortaggi biologici vengono coltivati con il concime prodotto con il sangue e le viscere che vengono raschiati via dal pavimento dei macelli, il sangue di bue, pieno di antibiotici e farmaci che tengono in vita i poveri animali negli allevamenti, anche in quelli “bio”, e nelle graziose “Fattorie didattiche”.

L’aria che respiriamo è già una malattia, la vera salute non sappiamo nemmeno piú che sapore abbia. Noi siamo nati per essere liberi, pieni di interessi e di desiderio di conoscere, apprendere, godere appieno di ciò che la natura ci offre. I nostri bambini hanno il diritto di correre a piedi nudi sull’erba, di sguazzare nelle acque limpide dei torrenti, acqua vive da bere!

Il vero eroismo oggi è abbandonare gli orpelli e gli inganni della civiltà dei consumi, le prigioni di cemento e di asfalto, dove odio e cupidigia, altamente contagiosi, regnano sovrani. Riappropriarsi del proprio destino, offrire alle persone amate serenità, salute e libertà, negli unici luoghi in cui l’umanità può avere un futuro, quei pochi che si sono salvati dalla voracità del sistema globale.

La civiltà dell’orto, quella del ritorno alla terra, al rispetto per i ritmi e per i delicati equilibri della natura, è l’unica che ci possa salvare. Il coraggio di fondare una nuova civiltà rivoluzionaria, che rovesci completamente i meccanismi diabolici che ci tengono imprigionati e ci controllano in modo onnipervasivo, richiede uno sforzo titanico, una donazione di sé fino al sacrificio, e alla rinuncia alle tante lusinghe e tentazioni che ci vengono offerte.

Chi resisterà, verrà attaccato in molti modi, ma la strada sarà quella giusta, e saremo aiutati. Scegliere la Via piú difficile, con la giusta motivazione, è naturale e soddisfacente. Essere i nuovi eroi, i pionieri di una nuova civiltà che riporti il paradiso in terra, è il privilegio possibile, che ogni figlio della Madre può ambire ad ottenere!

Come scrive Gian Carlo Cappello nel suo libro La civiltà dell’Orto: «Il cambiamento verso una sana morale naturale può iniziare solo sostituendo all’agroindustria una modalità di produzione di cibo non in contrasto con l’ecosistema, di cui facciamo semplicemente parte» (L’archetipo – La civiltà dell’orto/).

E come afferma Manuel Lezaeta Acharan, in La medicina naturale alla portata di tutti riguardo a un’esistenza sana secondo le leggi naturali: «Per arrivare alla gloriosa meta della salute, è necessario conoscere le leggi della natura. …La sapienza esiste solo nella natura, e non nel laboratorio farmaceutico!».

«Il vero amore di sé non è amore di sé, ma amore del mondo: amore dell’altro. Dell’altro senza il cui darsi non vi sarebbe chi amare» dal libro Dell’Amore Immortale di Massimo Scaligero.

 

Shanti Di Lieto Uchiyama


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ALLE RADICI DELLA PERMACULTURA:  SALVARE LA MADRE  TERRA E LA VITA DI TUTTI I SUOI FIGLI

ALLE RADICI DELLA PERMACULTURA: SALVARE LA MADRE TERRA E LA VITA DI TUTTI I SUOI FIGLI

Per anni con amici abbiamo fatto Permablitz e corsi di Permacultura, o meglio, alcuni che potevano permetterselo li facevamo e trasmettevano poi gratuitamente agli altri ciò che avevano imparato. I risultati però erano spesso deludenti, la produzione scarsa, i problemi molteplici, e si doveva irrigare. Quando ho scoperto il Non Metodo di Gian Carlo Cappello, la Rivoluzione del Filo di Fieno, leggendo il suo libro “La Civiltà dell’Orto”, mi sono sentita grata e felice! Era tornato allo Spirito originario della Permacultura, ai valori e agli insegnamenti di Masanobu Fukuoka, aggiungendo le conoscenze di scienziato, di agrotecnico, di viaggiatore per motivi di ricerca. E anni ed anni di lavoro meticoloso sul campo. E ha ritrovato alla fine quella che è la vera agricoltura naturale e biologica, l’unica degna di questo nome, perché non uccide la vita che è nella terra lavorandola, e non ne altera i preziosi equilibri con concimazione e irrigazione, che causano malattie e indebolimento delle piante. Si fa pacciamatura con il fieno, tagliato già secco, invece che con la paglia, si mettono a dimora i semi ad uno ad uno, senza farne bombe di semi, che ne sprecano grandi quantità e riducono moltissimo la produttività. Ma per il resto, si fa Permacultura, quella con la P maiuscola, quella vera da resuscitare prima che la mettano al tappeto l’agricoltura biologica e biodinamica delle multinazionali e delle aziende che mirano al profitto, e al controllo sulla produzione di cibo e sulla conservazione dei patrimoni genetici delle specie vegetali e animali; salviamo la Permacultura, prima che questi falsi amici dell’ambiente e della nostra salute, la distruggano definitivamente. È questo il momento di fare una scelta, una seria, per il nostro futuro, perché il cibo deve essere vero bio, e bio per tutti, e perché insieme al cibo del corpo, noi dobbiamo trasmettere i valori e la visione permaculturale, la via per la rigenerazione della Terra. Abbiamo una grande responsabilità, io ne sono convinta. Tra meno di un mese, Gian Carlo porterà la sua scoperta e la sua visione, sempre più condivisa da tantissima gente che ha fatto Permacultura per anni, al Festival della Permacultura in Svizzera. Ciò che lui ha ricevuto, e io credo che sia accaduto anche ad altri in molti posti sulla Terra, è qualcosa che appartiene a tutti noi. Se fai Permacultura, se vorresti farla, se per te è importante, farai di tutto per uscire dagli schemi che ci ritroviamo tutti dentro, anche chi insegue la libertà interiore, e trovare il filo d’Arianna che ci conduce fuori dal labirinto della moderna Civiltà in decomposizione.

Alla Città Dell’Utopia a Roma il 30 Aprile 2019 alle 19.00, a Nespolo il 1 Maggio alle 10.00, nella Sala Consiliare, a Rieti il 3 Maggio alle 15.30 nella sede della Sabina Universitas, accanto al Palazzo Comunale, nella Facoltà di Scienze Agricole e Forestali, Gian Carlo Cappello illustrerà in conferenze e dibattiti ad ingresso libero, la sua scoperta il suo Non Metodo, o Agricoltura Elementare, che nasce con l’intento di riportare la Permacultura alle sue radici, ossia il metodo del Non Fare di Masanobu Fukuoka, rendendolo adatto al nostro clima e al nostro territorio. E rendendo la produttività molto più elevata. Se non ve ne siete accorti, la Permacultura è in crisi, l’agricoltura biologica e biodinamica diventano ogni giorno più simili quella industriale, da cui differiscono solo per i prodotti utilizzati per concimare e per combattere l’azione degli insetti. La vera Permacultura non lavora il terreno, non usa macchinari, non concima con letame, compost, ed è Sinergica, ossia accoglie il lavoro degli insetti, delle lumache, vede una risorsa in tutto ciò che la Natura offre, senza distinzione. Ecco perché l’Agricoltura Elementare è la vera Permacultura Organica, è la risposta a tutto ciò che cercavamo in anni di tentativi. Era diventata un business, un modo per campare di corsi costosi, e si è avvelenata la Permacultura. Ecco perché Gian Carlo Cappello va ad insegnare ovunque senza mai inseguire il profitto, ciò che ha scoperto, ecco perché i nostri corsi sono in effetti ad offerta libera e si pagano anche con scambio lavoro che è più una vacanza gratuita in Ecovillaggio. Ecco perché migliaia di foto di centinaia di orti elementari generosi e bellissimi, senza alcuna irrigazione e anche dopo mesi di siccità, provano che il metodo Elementare funziona meravigliosamente ovunque, rendendo ricco di humus ed estremamente produttivo ogni terreno, e coltivatore bravo e felice chiunque voglia produrre a corso zero e con poca fatica il proprio cibo. E dunque vi invito a venire ad incontrare Gian Carlo, se ne avete la possibilità, anche se non fate nessun corso, perché quello che lui ha trovato è un dono, ed è qualcosa che appartiene a tutti noi!

Shanti Di Lieto Uchiyama